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LA TUSCIA NEL CINEMA, QUINDICI ANNI DOPO

Palazzo Odescalchi Giustiniani (Bassano Romano), Federico Fellini sul set de La Dolce Vita di Federico Fellini (1960) ©ARCHIVIO FOTOGRAFICO - CINETECA NAZIONALE CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA

LA TUSCIA NEL CINEMA, QUINDICI ANNI DOPO

La nuova edizione aggiornata del libro di Franco Grattarola dedicato al rapporto tra grande schermo e provincia di Viterbo disponibile in versione cartacea e digitale

 

La Tuscia nel cinema. Film, storie, protagonisti. A distanza di quindici anni dalla prima edizione del 2008, torna la versione aggiornata del libro di Franco Grattarola dedicato al rapporto lungo oltre cento anni tra grande schermo e i territori della provincia di Viterbo.

Arricchito da foto di scena attinte dagli archivi di agenzie fotografiche, di fotografi di scena, di privati e della fototeca della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il libro si presenta con una veste grafica completamente aggiornata rispetto alla prima edizione.

Un viaggio lungo un secolo in compagnia dei film girati nella provincia di Viterbo rivissuti decennio per decennio, attraverso storie, protagonisti, aneddoti e testimonianze; una seconda parte dedicata alle personalità del cinema italiano nate o legate alla Tuscia; un’appendice con l’elenco cronologico delle oltre quattrocento opere realizzate sul territorio dall’inizio del ‘900 ad oggi con indicazioni delle location utilizzate.
Da La bella Galliana a Freaks Out. Dall’Otello di Orson Welles a I vitelloni. Da Il vigile a L’armata Brancaleone. Da La strada a Habemus Papam, fino a Il Maresciallo Rocca e alle serie televisive The Young Pope e Catch-22.

254 pagine, oltre quaranta foto, edito da Archeoares Edizioni con il supporto del Tuscia Film Fest, La Tuscia nel cinema sarà disponibile nelle librerie e nei punti d’informazione turistica della provincia di Viterbo e in versione digitale (anche in lingua inglese) a partire da giugno 2023.

La pubblicazione del libro rientra tra le azioni di Tuscia, la terra del cinema.
Promosso dalla DMO Tuscia Terra di Cinema nell’ambito del bando sulle nuove destinazioni turistiche finanziato dalla Regione Lazio, il progetto intende costruire un'offerta turistica integrata in un territorio - quello della provincia di Viterbo, della Maremma laziale e della Valle del Tevere - che come pochi altri in Italia ha fatto da sfondo a grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali dagli inizi del secolo scorso ai giorni nostri.

 

Franco Grattarola, nato a Bari nel 1963 e residente da sempre a Viterbo, è uno studioso di storia del cinema, della televisione e del costume. Ha pubblicato Pasolini una vita violentata (Coniglio Editore, 2005), Continuarono a chiamarlo Bud Spencer (con Matteo Norcini, Struwwelpeter Edizioni, 2008), Luce Rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia (con Andrea Napoli, Iacobelli, 2014). Ha contribuito con scritti e approfondimenti critici ai saggi Pasolini e la televisione (a cura di Angela Felice, Marsilio, 2011), Il portaborse vent’anni dopo (a cura di Italo Moscati, Rubbettino Editore, 2011), Mario Camerini: la nascita della modernità (a cura di Arnaldo Colasanti e Ernesto Nicosia, Gli archivi del '900, 2011), Il cinema di Claudio Gora (a cura di Emiliano Morreale, Rubbettino Editore, 2013), Cinema e Storia 2014. Italia 1977: crocevia di un cambiamento (a cura di Ermanno Taviani, Rubbettino Editore, 2014), Titanus. Cronaca familiare del cinema italiano (a cura di Sergio M. Germani, Simone Starace, Roberto Turigliatto, Edizioni Sabinae, 2014), Quaderni del CSCI n°12. Le guerre nel cinema italiano dal 1911 a oggi (a cura di Silvio Alovisio, Alessandro Faccioli e Luca Mazzei, Istituto Italiano di Cultura, Barcellona, 2016), Il cinema di Fernando di Leo (a cura di Davide Magnisi e Michele Falcone, Edizioni dal Sud, 2017), Ennio De Concini. Storie di un italiano (a cura di Christian Uva, Edizioni di Bianco e Nero, 2017), Romana Film. Fortunato Misiano e la sua avventura nel cinema (a cura di Steve Della Casa, Edizioni di Bianco e Nero, 2017), Luigi Zampa. Dalla parte del pubblico (a cura di Orio Caldiron e Paolo Speranza, Cinemasud, 2018), Il cinema di Francesco De Robertis (a cura di Massimo Causo, Edizioni dal Sud, 2018), Ieri, oggi e domani. Il cinema di genere in Italia (a cura di Pedro Armocida e Boris Solazzo, Marsilio, 2019). Ha inoltre collaborato alla nuova edizione del Dizionario del cinema italiano. I  lm vol.IV*-IV** (di Roberto Poppi e Mario Pecorari, Gremese Editore, 2009 e 2013) e partecipato ai documentari Pier Paolo Pasolini - Il santo infame (2015) di Graziano Conversano e Pasolini, cronologia di un delitto politico (2022) di Paolo Fiore Angelini.

Foto:
Palazzo Odescalchi Giustiniani (Bassano Romano),
Federico Fellini sul set de La Dolce Vita di Federico Fellini (1960)
©ARCHIVIO FOTOGRAFICO - CINETECA NAZIONALE
CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
 

Sabato 27 Maggio, 2023